
Fiore di Roccia – L’angolo della lettura
Ciao, finalmente ritorno al mio adorato blog e lo faccio con una nuova rubrica, “L’angolo della lettura”, e con un libro “Fiore di roccia” che ho semplicemente adorato.
In questo periodo sto seguendo una particolare dieta per il reflusso, per la quale mangio cibi molto semplici e quindi, secondo me, spesso poco interessanti per il blog. Cercherò quindi di alternare ricette di cucina a recensioni e opinioni sui libri che leggo (ma se credi che anche le mie ricettine “sobrie” possano essere interessanti, lasciami un commento ed io mi farò coraggio!).
A dire il vero, questa era proprio la mia idea iniziale, che ho poi modificato, rendendo iosonopaola un blog esclusivamente di cucina. Ebbene, le cose cambieranno un pò, non me ne vogliano i miei lettori golosi. Sappiate che, anche quando parlerò di libri, non esiterò a mettervi link ad alcune mie ricette sfiziose, da gustare mentre leggete. Libri e dolcetti, cosa chiedere di più? hahahahaha
Ma passiamo al libro.
Fiore di roccia – Scheda del libro
Titolo: Fiore di roccia
Autore: Ilaria Tuti
Casa editrice: Longanesi
Pagine: 309 + un’interessante nota dell’autrice
Trama: Il libro è ambientato durante la prima guerra mondiale, in Carnia, e parla delle donne, le “portatrici”, che si avventuravano su per le montagne, per portare alle truppe di alpini al fronte viveri e munizioni. Siamo a Timau ed in paese, oltre alla fame, sono rimasti solo donne, vecchi e bambini. Il personaggio principale è Agata, giovane donna sola, con un padre malato da accudire ed un uomo, Francesco, che la tormenta. Al suo fianco Viola, Lucia, Maria Caterina e don Nereo, il parroco del paese. Raggiungendo il fronte, la vita di Agata e delle altre donne si intreccerà con quella del capitano Colman, del dottor Janes e con il destino dei soldati sulle vette. Ma tra le pagine del libro, emerge anche un altro personaggio, prima velatamente poi in un diretto scontro con Agata, un cecchino austriaco, un “demone” bianco che semina paura al fronte.
Mi è piaciuto questo libro?
Ho letto “Fiore di roccia” con il fiato sospeso e la mente tra le vette. La paura e l’ansia per la guerra mi hanno accompagnato in ogni parola, come se anche io fossi stata lì, con i capelli scompigliati, il fazzolettone e la pelle consumata dal peso delle gerle. Ilaria Tuti ha saputo rendere perfettamente l’incertezza, la fame, lo sconforto, il vuoto che solo una guerra può trasmettere. Ma questo libro è un inno alla vita, al coraggio, è un invito a scegliere quello che è giusto, nonostante i rischi, nonostante i pericoli, nonostante le perdite.
Agata è una donna sola ma forte, dura come solo la montagna può rendere, ma capace di sentimenti esplosivi. Le sue compagne sono come lei, ognuna con il proprio fardello, la propria gerla interiore a solcare la pelle.
Gli uomini, in “Fiore di roccia”, sono contrastanti, alcuni capaci di sacrificare la propria vita per gli altri, altri invece capaci solo di rendere angosciosa l’esistenza di una donna già provata dalla vita stessa.
In tutto questo turbinio di sentimenti e bombe, in ogni goccia di inchiostro, io ho percepito la montagna: la fatica della salita, l’inebriante profumo dei prati, il tempo che cambia all’improvviso, la pace delle cime, un cielo senza fine.
interessante la nota storica dell’autrice alla fine del libro. In poche pagine spiega, al di là del romanzo, quanto davvero accaduto su quelle montagne.
Per finire, una frase mi ha colpito, proprio nelle ultime pagine del libro:
“L’uomo è una creatura così bizzarra, ama e distrugge, riedifica e sopravvive. L’amore è vita, la vita è un vento che non comprende barriere di filo spinato, né fossati profondi quanto mari. La sua natura è espandersi.”
I piaceri della vita
Come vedi, ho gustato il libro, ma anche dei golosi e semplici biscotti di frolla senza lattosio, la cui ricetta trovi qui. Se invece ti stuzzica l’idea di una bella fetta di torta, potrei proporti la torta di mele e datteri, magari da accompagnare a una bibita fresca o una tisana.
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Buona lettura!
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